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Apaixonado

Tra i tanti significati del termine passione quello che preferisco è il brasiliano apaixonado, che significa innamorato. L’innamoramento a una persona, a un’idea, a un luogo è un’esperienza travolgente che ha a che fare con il nostro “desiderio”, la parte più profonda e più viva del nostro essere. Sono tempi di delusione, incertezza, confusione e talora di disperazione come ci informano i giornali e la televisione. Che fare? Come fare diventare il disagio e l’incertezza una opportunità di trasformazione e cambiamento personale e sociale, liberando le energie migliori che sono assopite dentro di noi e nelle nostre comunità? La salvezza è dentro di noi! Normalmente aspettiamo che la soluzione dei problemi venga dall’esterno, dagli altri o dall’Altro a cui diamo il nome di Dio. Ma questo meccanismo è fortemente alienante, e ci porta lontani da noi stessi. La vita che ci è stata consegnata al momento della nostra nascita porta con sé tutta la ricchezza necessaria per essere espressa nella sua pienezza. Inoltre Gesù ci ha garantito la costante presenza in noi e nelle nostre comunità della forza creatrice dello Spirito. Il bene è più della fede dice il vecchio prete raccontato da Ermanno Olmi nel suo ultimo film “Il villaggio di cartone”. Questa affermazione un po’ sconcertante nella sua sorprendente verità ci suggerisce l’unica pista sicura per uscire dal disagio collettivo: appassionarsi al bene. Intorno a noi si corre e si rotola per avere un briciolo di attenzione, di popolarità o per guadagnare più soldi e più potere. È appassionandoci al bene in tutte le sue sfumature e nella pienezza del suo significato che avvieremo quel processo di cambiamento di cui tutti sentiamo il bisogno.

Tenerezza e passione, messi insieme possono creare quella sinergia e quella forza che nei momenti difficili modificano il corso della storia. Ne parleremo insieme al nostro prossimo convegno a Trevi, alla fine di agosto, dove vi attendo numerosi.

don Mario