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Abbiamo sempre più bisogno di cercare laicamente ciò che ha valore per tutti

Durante la settimana di Ferragosto abbiamo vissuto insieme a Camaldoli il nostro tradizionale incontro estivo. Abbiamo avuto la possibilità di mantenere accesa quella fiamma d’amicizia che ci unisce.
Ci siamo scambiati esperienze, ricordi, testimonianze sulle relazioni vissute con don Mario, Arturo e don Carlo. Abbiamo confermato il valore che fa da perno alla nostra associazione: lo sguardo orientato alla crescita umana e spirituale per il quotidiano. Lì si gioca la sfida di vivere i valori per noi essenziali, nell’assecondare i processi di crescita umana al di là ogni etichetta e appartenenza.
Negli anni, convegno dopo convegno, ci è stato donato di incontrare scrittori, pittori, poeti, teologi, fisici, pensatori… credenti e non credenti, diversamente credenti, agnostici, tutti accomunati dalla ricerca di una dimensione spirituale di senso e respiro alla Vita.
Le autorevoli parole di don Carlo, Arturo e don Mario hanno trovato orecchi attenti all’ascolto. Per noi, sono stati Maestri credibili, proprio perché ci condividevano le scoperte delle loro ricerche. La loro presenza e i loro interventi erano dettati dal desiderio di condividere ciò che per primi intuivano e scoprivano.
Vogliamo continuare a muoverci sulla loro scia, non tanto per imitarli, ma per continuare ad alimentare quei processi che nutrono i nostri cammini personali e comunitari.
Cosa di vero e profondo stiamo cercando? Cosa ci spinge, cosa ci inquieta? Possiamo continuare a desiderare insieme? A custodire insieme un desiderio di futuro?
Desiderio e futuro: è un binomio importante per l’oggi.
Ci accorgiamo sempre più che il piano dell’equilibrio anche mondiale, si sta incrinando verso derive di sopraffazione e di violenza; occorre fare attrito perché quei valori legati al diritto e alla giustizia in cui crediamo, non scivolino fuori dagli orizzonti collettivi, come polvere di scarto.
Abbiamo bisogno di uscire sempre più dai solchi delle religioni, degli schieramenti e cercare laicamente ciò che ha valore per tutti.
Come non mai, abbiamo necessità di costruire dinamiche di fraternità, di affermare la ricchezza della diversità, di custodire quella dimensione che sempre più riecheggia nelle parole di Vittorio Arrigoni, martire per la Palestina nel 2011: «restiamo umani».
In questo Quaderno troverete alcune delle relazioni che ci sono state donate durante l’incontro di Camaldoli.
Per chi lo desidera, ci diamo appuntamento su Zoom durante le settimane d’Avvento, per continuare a dialogare insieme a partire dai contenuti delle meditazioni del mattino.
Un caro saluto
Agnese