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Si può trasformare il difficile vivere…

Cari amici,

SI PUÒ TRASFORMARE IL DIFFICILE VIVERE IN UN’ARTE DELLA GIOIA QUOTIDIANA?

di MARIO DE MAIO

Spesso per la strada o sull’autobus guardo il volto degli altri e cerco di intuire il loro stato d’animo. Prevale la tristezza. A qualcuno sorrido, ma la risposta spesso è uno sguardo pieno di imbarazzo. Il

nostro secolo è stato definito come tempo delle “passioni tristi”. Gli studiosi ci dicono che la percentuale di ragazzi di 15 anni, che abbiano già tentato una volta il suicidio, è molto bassa; sotto i 25 anni, invece, il suicidio è la principale causa di morte dopo gli incidenti stradali. E’ possibile fare rifiorire passioni felici, profonde e durevoli? I brasiliani usano il termine “apasionado” per dire innamorato. Come si può tornare a innamorarsi della vita considerandola una festa piuttosto che un percorso pieno di obblighi e di divieti? esiste un metodo per la felicità duratura? Si può trasformare il difficile vivere giorno per giorno in un’arte della gioia quotidiana? Forse è qui che si nasconde il segreto della gioia. Come stare al mondo senza essere schiacciati dalla sua forza di gravità, senza soccombere a sconfitte, fallimenti, sofferenze, abbandoni, anzi trasformando tutto questo in opportunità per nutrire una vita piena? L’eterno ciclo della vita e della morte ci può offrire aspetti sorprendenti e meravigliosi, quando riscopriamo che tutte le cose sono buone perché vengono da Dio che è il Bene. Siamo avvolti di bene e di bellezza, ma ci comportiamo come ciechi. Dovremmo imparare a gioire delle cose semplici, silenziose e naturali della vita. un teologo americano, matthew Fox, nel 1983 ha scritto un libro (tradotto nel 2011 in italiano da Fazi editore) In principio era la gioia. La sua intuizione felice sta nel porre al centro della teologia, non il peccato originale ma il bene, non il male ma la bene-dizione. La gioia, e non il dolore, scaturisce automaticamente da questa nuova pedagogia di cui la nostra società smarrita e vagante ha bisogno. C’è una “scintilla mistica”, una capacità di meraviglia originaria, insita in ogni uomo. è a questa dimensione che la spiritualità dovrebbe fare riferimento, risvegliando in ciascuno la gioia di esistere e di vivere. una teologia che sappia parlare di Dio, non al centro delle debolezze degli uomini, ma come la forza creatrice della vita e del bene. Vi auguro un anno completamente nuovo e gioioso!