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Un anno che inizia è sempre un’apertura all’inedito e all’imprevisto

Con quali riflessioni vogliamo andare incontro insieme all’avventura che la vita ci riserverà? L’atteggiamento che sento fondamentale è quello dell’abbandono fiducioso a una positività, a una ricchezza di Vita nuova che ci aspetta e chiede di essere accolta. Abbandono fiducioso non è passività, ma un atto di grande apertura alla vita che nella sua immensità di ricchezze ogni giorno ci viene offerta. Tra le nostre preoccupazioni e le nostre paure è importante creare uno spazio libero per aprire il cuore e la mente a una ventata di novità. In questa società dominata dalla fretta di spostarsi da un posto all’altro, dal bisogno di realizzare e produrre, dobbiamo creare un’inversione di tendenza: dilatare il tempo a misura del nostro bisogno di profondità e di qualità di vita. La tristezza e l’insoddisfazione che in certi momenti ci assalgono sono il grido che emerge dal nostro profondo e che ci chiede di cambiare il ritmo della nostra esistenza. La forza della vita prigioniera nel nostro animo, che aspetta di esprimersi in una particolarità tutta nostra, ha bisogno di incontrare l’Altro per potersi esprimere completamente. Da tempo abbiamo iniziato a parlare di una “spiritualità del levare”. Levare tutto ciò che crea peso, ingombro, impotenza di fronte alla fonte di vita che dentro di noi aspetta l’opportunità per prorompere in tutta la sua freschezza e originalità. Questo processo che ci affascina e ci impaurisce ha bisogno di un Tu. L’Altro che spesso viviamo con stanchezza e insofferenza può essere la fonte e lo stimolo principale del nostro cambiamento. Quanto è importante guardare l’Altro con occhi diversi per poter scoprire la ricchezza che lui ci riserva per la nostra crescita e per la nostra maturità. L’Altro, da incontrare serenamente. Un Tu che ci interroga, che ci destabilizza, che ci chiede verità, che ci obbliga ad essere autentici. Questo inizio ci porterà a dilatare i nostri orizzonti, a ripensare in una luce diversa i problemi che affliggono la nostra società. A mettere in atto quella piccola rivoluzione fatta di complicità, di partecipazione e di responsabilità condivisa per dare un volto nuovo alle nostre comunità. Buon anno