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Domenica 5 settembre 2021

Omelia

La vita non si trasmette con le parole ma per contagio. E’ La passione per la vita dell’altro che ci da’ vita. E allora che dire della vita? Potremmo parlarne a lungo ma dobbiamo sperimentarla. Sono tanti i frammenti di vita che ogni giorno ci passano tra le mani. Nostro compito e’ renderli consapevoli e farne quotidianamente una sintesi dentro di noi. 

Dal Vangelo secondo Marco (MC 7,31-37)

In quel tempo, Gesù, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidòne, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli.
Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente.
E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!».

Parola del Signore