Vai all'archivio : •

Domenica 9 maggio 2021

OMELIA

Nel vangelo di domenica scorsa Gesù porta un’immagine molto bella: io sono la vite e voi i tralci, la vite che è dentro di me fluisce e va verso di voi. Il frutto che Gesù ama è portare gioia. Gesù vuole la nostra gioia. Nella storia del cristianesimo si è molto parlato di sacrificio come se Dio avesse bisogno dei nostri sacrifici, come se un padre avesse bisogno del sacrificio del proprio figlio. E’ assurdo. Usciamo dalla mentalità del sacrificio e entriamo nell’ottica della gioia. Il Signore vuole che noi abbiamo la gioia e che diveniamo portatori di gioia.E’ sconcertante quel che ci dice il vangelo di oggi. E’ molto importante rifarci al periodo storico di Gesù in cui lui era il maestro e i discepoli erano considerati schiavi, servi. Gesù invece chiama i discepoli, amici! Li c’è tutto il progetto di Gesù: fare un mondo di amici. Da oggi in poi siamo tutti amici. Gesù ci chiama amici. E’ un messaggio bellissimo non siamo servi ma amici.L’altro termine che ricorre nel vangelo è amore. L’amore è una cosa molto complessa. Dare e ricevere amore non è semplice. Amare è molto difficile. Possiamo essere cortesi e gentili ma amare è un’altra cosa. Amare il fratello, amare l’amico, amare anche il nemico.Il messaggio di oggi ci lascia due parole: schiavi e amici. Amici di chi? Amici di questa bellissima figura che è Gesù.

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 15,9-17)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».

Parola del Signore