Vai all'archivio : •

I passi della Laudato Si’

di Antonio Caschetto in mosaicodipace novembre 2021

Tra i tanti movimenti ispirati all’enciclica verde di papa Francesco, presentiamo il movimento Laudato Si’ e le sue più importanti azioni in cantiere.

“In lui si riscontra fino a che punto sono inseparabili la preoccupazione per la natura, la giustizia verso i poveri, l’impegno nella società e la pace interiore” (LS 10). Con questo breve affresco, nell’enciclica Laudato Si’ il Papa traccia il ritratto di San Francesco, manifesto per tutti noi dell’ecologia integrale.

Giustizia

Preoccupazione per la natura, certo: del Poverello di Assisi abbiamo sotto gli occhi la predica agli uccelli e il suo sguardo di stupore davanti al creato. Ma poi c’è la giustizia verso i poveri, l’abbraccio con il lebbroso, oggi rappresentato da interi popoli che vivono gli effetti del disastro ambientale e climatico. E ancora, ecologia integrale è agire per una politica alta, un’economia della fraternità, un impegno nella società per un mondo più giusto. E infine, ma non meno importante delle prime tre, la pace interiore, il nostro rapporto sincero con Dio che tutto ha creato.

Il movimento Laudato Si’ si ispira, nei suoi programmi internazionali e locali, proprio a queste quattro dimensioni dell’ecologia integrale, mettendosi al servizio della Chiesa nella sua stupenda biodiversità di carismi, fatta di diocesi, ordini religiosi, associazioni, movimenti. Alimentati da una costante preghiera per il Creato, per chiedere al Signore la forza di una autentica conversione ecologica, personale e comunitaria.

Con lo sguardo espresso nel passaggio citato di LS 10, il movimento Laudato Si’ agisce su tre dimensioni della conversione ecologica.

Azioni possibili

La prima dimensione è interiore, personale. Si tratta anzitutto di una “conversione”, di un cambio di strada che parte dal profondo del cuore, da un incontro personale con Dio. Un Dio che ci parla attraverso la Scrittura, ma anche attraverso la bellezza del Creato. “Laudato si’ mi’ Signore, cum tucte le tue creature” diceva San Francesco nel Cantico. Sono tante le iniziative di eco-spiritualità che proponiamo in questo senso: anzitutto i ritiri Laudato Si’, bellissimi momenti di preghiera a partire dalla Sacra Scrittura, immersi nel creato, che per esempio viviamo ad Assisi nei luoghi francescani. Questi ritiri possono essere svolti anche on line, connettendo spiritualmente persone lontane fisicamente, ma in comunione di preghiera.

Un altro strumento molto bello di conversione personale è il programma Animatori Laudato Si’. Un corso organizzato e promosso insieme a tante realtà cattoliche, a partire dall’Ufficio Nazionale Problemi Sociali e Lavoro della CEI, la diocesi di Assisi e numerose organizzazioni cattoliche, movimenti, associazioni e ordini religiosi. Il corso è l’inizio di un cammino insieme, svolto poi con momenti di formazione mensili e varie attività, in cui ciascuno mette a disposizione i propri talenti ed entra in contatto con migliaia di altri animatori in Italia e nel mondo, ispirati dalla stessa missione: “Va’ e ripara la nostra casa comune, che come vedi va tutta in rovina!”.

La comunità

La seconda dimensione della conversione ecologica è comunitaria. Dal piano personale si passa “per contagio” alla vita di tutti i giorni, alle relazioni. Uno degli strumenti più belli a nostra disposizione per questo è la rete dei circoli Laudato Si’, gruppi che nascono nelle parrocchie e nei movimenti cattolici e spesso coordinati da Animatori formati su questi temi e messi in rete con altre centinaia di circoli sparsi in Italia e nel mondo. Anche questa rete ha un cammino comune, attraverso incontri di preghiera mensili on line e il sussidio “L’Incontro Laudato Si”, ogni mese ad opera di uno dei team del movimento Laudato Si’, ogni volta da un continente diverso. Molto bello vedere la varietà di linguaggi, di temi del “grido del creato”, di diversa attenzione, portando nella preghiera la stupenda biodiversità che caratterizza il nostro pianeta!

Questa preghiera, vissuta comunitariamente, diventa anche stimolo per un cambio di stile di vita. Nei circoli si sperimenta uno stile sostenibile, scelte quotidiane che portano benefici concreti alla nostra Casa comune. In particolare, in alcuni momenti dell’anno, come durante la Quaresima, viviamo insieme dei cammini specifici di conversione ecologica, attraverso “digiuni particolari” che si affiancano al percorso quaresimale. Digiuno dalla plastica, o dallo spreco, si affianca alla Via Crucis e alle opere di carità.

Pubblico!

La terza dimensione della conversione ecologica è pubblica. Noi sogniamo un mondo migliore! Per questo, anzitutto, il nostro impegno viene vissuto dentro i cammini della Chiesa, come per esempio i giovani di Economy of Francesco. I giovani sono speranza, e la speranza è sempre abitata dal sogno, dalla visione profetica. Lavoriamo a stretto contatto con le diocesi e gli uffici diocesani, in particolare con la Pastorale Sociale del Lavoro che cura i temi del Creato. Ma poi anche con le parrocchie, con gli ordini religiosi, con le associazioni.

, i movimenti, le scuole cattoliche e ogni realtà che senta il desiderio di impegnarsi concretamente nella promozione e nell’educazione all’ascolto del grido della terra e dei poveri. Tutti insieme, nella preghiera e nell’azione, cerchiamo di alzare una voce profetica, e fare pressione nei momenti cruciali in cui i leader mondiali sono chiamati a prendere decisioni per il futuro del nostro pianeta. La Campagna di disinvestimento dalle fonti fossili, in questi anni, ha portato la Chiesa cattolica ad essere la prima istituzione per numero di organizzazioni (più di 250) e per volume di dollari disinvestiti (circa 14 trilioni di dollari). Siamo orgogliosi di questo sforzo per invertire la rotta, consapevoli che si tratta ancora di una goccia nell’oceano!

In questo senso, la Petizione Cattolica “Pianeta sano, persone sane” è un altro ottimo strumento di mobilitazione. La nostra Casa comune e la nostra famiglia umana stanno soffrendo. L’emergenza climatica sta causando l’innalzamento dei mari, un pianeta più caldo e condizioni meteorologiche sempre più estreme. Sta sconvolgendo la vita dei nostri fratelli e delle nostre sorelle più poveri. Allo stesso tempo, i biologi stimano che stiamo portando le specie all’estinzione a un ritmo che va da 100 a 1.000 volte il loro tasso abituale. “Non ne abbiamo il diritto” (LS 33).

La chiamata ad agire è urgente e questo 2021 ci pone davanti delle sfide importanti. Alla Conferenza delle Nazioni Unite sulla biodiversità (COP15) di ottobre, i leader mondiali possono fissare obiettivi significativi per proteggere il creato. A novembre, alla 26esima Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (COP26), i paesi hanno condiviso i loro piani per raggiungere gli obiettivi dell’accordo di Parigi. È nostra responsabilità da cattolici alzare la voce dei più vulnerabili e mobilitarci in loro nome.

Dobbiamo agire adesso.

Ecco cosa chiediamo attraverso questa petizione: affrontare insieme l’emergenza climatica e la crisi della biodiversità; contenere l’aumento del riscaldamento a 1,5 gradi Celsius; garantire un’equa azione globale, compreso il sostegno alle persone più colpite; proteggere e rispettare i diritti umani, compresi i diritti delle popolazioni indigene e delle comunità locali.

Quando i cattolici si uniscono e vivono la loro fede, accadono cose sorprendenti. Basti guardare a come la Laudato Si’ di papa Francesco ha animato i credenti di tutto il mondo a prendersi cura del creato.

Per maggiori informazioni sulle attività del movimento Laudato Si’, sulle campagne e sulle azioni promosse è possibile visitare il sito dell’associazione: https://laudatosimovement.org/